string(8) "La citta" Città Metropolitana di Reggio Calabria

Città Metropolitana di Reggio Calabria

Cenni storici:

tra le più antiche città d'Europa: la colonia calcidese,  ( Rhegion ), venne fondata nell'VIII secolo a.C presso il sito in cui sorgeva un antichissimo insediamento risalente al III millennio. Reggio fu una tra le più importanti città della Magna Grecia raggiungendo nel V secolo a.C. una notevole importanza politica ed economica sotto il governo di Anassila. La polis raggiunse dunque un grande pregio artistico culturale grazie alla sua scuola filosofica pitagorica ed alle sue scuole di scultura e di poesia nelle quali si formarono artisti come Pitagora da Reggio e Ibico.

In epoca bizantina Reggio divenne infatti Metropoli dei possedimenti bizantini dell'Italia Meridionale, Capitale del Ducato di Calabria e perno del rito greco in Italia. Conobbe una certa prosperità fino all'VIII secolo, quando assurse a sede episcopale.

Nel Cinquecento le continue incursioni barbaresche, le epidemie e l'oppressivo fiscalismo della dominazione spagnola portarono Reggio ad una decadenza che culminò con il disastroso terremoto del 1783. Il sisma infatti danneggiò gravemente Reggio e tutta la Calabria meridionale.

A Reggio, all'alba del 21 agosto 1860 con la celebre "Battaglia di Piazza Duomo", Giuseppe Garibaldi conquistò il Regno delle due sicilie che consegnò successivamente al Re Vittorio Emanuele II. Reggio tornava così ad appropriarsi del nome Italia, che secondo Aristotele era nato proprio sulle sue coste, derivando dal nome di un mitico re degli Enotri, Italòs.

 

Reggio vista dai letterati:

Giovanni Pascoli - in "Un poeta di lingua morta" nella raccolta "Pensieri e discorsi" (1914), ricordando il latinista reggino Diego Vitrioli, descrive così il mare di Reggio:

"Questo mare è pieno di voci e questo cielo è pieno di visioni. Ululano ancora le Nereidi obliate in questo mare, e in questo cielo spesso ondeggiano pensili le città morte. Questo è un luogo sacro, dove le onde greche vengono a cercare le latine; e qui si fondono formando nella serenità del mattino un immenso bagno di purissimi metalli scintillanti nel liquefarsi, e qui si adagiano rendendo, tra i vapori della sera, imagine di grandi porpore cangianti di tutte le sfumature delle conchiglie. È un luogo sacro questo. Tra Scilla e Messina, in fondo al mare, sotto il cobalto azzurrissimo, sotto i metalli scintillanti dell'aurora, sotto le porpore iridescenti dell'occaso, è appiattata, dicono, la morte; non quella, per dir così, che coglie dalle piante umane ora il fiore ora il frutto, lasciando i rami liberi di fiorire ancora e di fruttare; ma quella che secca le piante stesse; non quella che pota, ma quella che sradica; non quella che lascia dietro sé lacrime, ma quella cui segue l'oblio. Tale potenza nascosta donde s'irradia la rovina e lo stritolio, ha annullato qui tanta storia, tanta bellezza, tanta grandezza. Ma ne è rimasta come l'orma nel cielo, come l'eco nel mare. Qui dove è quasi distrutta la storia, resta la poesia."

 

Reggio e l’archeologia:

Museo Nazionale della Magna Grecia

È considerato uno dei più importanti musei della Magna Grecia. L'edificio del Piacentini è ricco di collezioni archeologiche con numerosissimi reperti provenienti dalle antiche città-stato nei siti della Calabria, Basilicata e Sicilia. Oltre ai famosissimi Bronzi di Riace, per i quali è stato avviato l'iter per il riconoscimento dall'UNESCO come patrimonio mondiale dell'umanità, il Museo di Reggio annovera tra i suoi pezzi più importanti: la testa del filosofo, il Kuros di Reggio, la testa di Apollo, il gruppo dei Dioscuri, le tavole bronzee dell'archivio del tempio di Zeus di Locri Epizefiri, le collezioni di pinakes, oltre a gioielli e monete varie di diverse epoche storiche.

 

Reggio tra monti e mare:

Reggio è situata sulla punta dello "Stivale", alle pendici dell'Aspromonte, al centro del Mediterraneo (dove gli studiosi collocano l'incontro di Odisseo con i mostri mitologici Scilla e Cariddi, descritti da Omero) e gode di un suggestivo panorama sulla Sicilia, sull'Etna e sulle Isole Eolie. Come per molte città del "Mare Nostrum", nella cultura locale Reggio viene spesso identificata come il centro esatto del Mar Mediterraneo, le cui molteplici e millenarie civiltà hanno sempre influenzato e arricchito l'antichissima storia, la cultura e lo spirito dei reggini. Il territorio comunale della città fa parte del Bacino di Reggio Calabria, una struttura di tipo a fossa tettonica composta da un sistema a faglie dirette tra i pilastri tettonici di Campo Piale a nord e dell'Aspromonte a est. La città si estende su una superficie prevalentemente di tipo alluvionale e deltizia creatasi dal deposito di sedimenti trasportati dalle numerose fiumare che solcano il territorio. Il sistema collinare è costituito da sedimenti sabbiosi a media pendenza fino ad arrivare alle pendici dell'Aspromonte di natura cristallino-metamorfica paleozoiche mentre il litorale costiero si sviluppa con andamento relativamente sinuoso ed è contraddistinto da sporgenze e rientranze in corrispondenza dei corsi d'acqua.

È la prima città per antichità, estensione e numero di abitanti della regione. Città di rango metropolitano, capofila di un'agglomerazione di oltre 260.000 abitanti.


20070304110137!Reggio_Calabria_Incisione_1600Cartina vecchiaReggio_calabria_disegno_brueghelReggio_Calabria_1700Via_marinaRabarama_Fichi_dindiaRabarama_(2)Statua_di_Rabarama_al_secolo_Paola_EpifaniStatua_Rabarama_al_secolo_Paola_EpifaniStatua_Rabarama_al_secolo_Paola_Epifanirabanama_2Statua_Rabarama_al_secolo_Paola_Epifanirabanama_2_Statua_Rabarama_al_secolo_Paola_Epifani_(2)Statua_Rabarama_al_secolo_Paola_Epifani_(2)rabanamaStatua_Rabarama_al_secolo_Paola_Epifani_(2)rabanama_Statua_Rabarama_al_secolo_Paola_Epifani_(2)rabanama__Statua_Rabarama_al_secolo_Paola_Epifani_(2)rabanama___Statua_Rabarama_al_secolo_Paola_Epifani_(2)_Statua_Rabarama_al_secolo_Paola_Epifani_(2)__Statua_Rabarama_al_secolo_Paola_Epifani_Statua__di_Rabarama_al_secolo_Paola_Epifani
 
Reingegnerizzato by Samba Digital Project